Ecco i 5 colori che indossano più spesso le persone che tradiscono, secondo la psicologia

Partiamo subito con una premessa fondamentale: nessuno studio scientifico serio ha mai dimostrato che esistono cinque colori specifici indossati più spesso da chi tradisce. Se stai per correre a controllare l’armadio del tuo partner cercando camicie rosse sospette o vestiti neri incriminanti, fermati un attimo. Non funziona così, e chiunque ti dica il contrario sta vendendo aria fritta.

Detto questo, però, la storia diventa molto più interessante quando guardiamo al quadro completo. Perché sì, la psicologia del colore esiste ed è un campo di ricerca affascinante. E sì, le dinamiche dell’infedeltà sono state studiate approfonditamente. E quando questi due mondi si incontrano, nascono riflessioni che vale la pena esplorare, non per fare la caccia alle streghe, ma per capire meglio come funzioniamo tutti noi esseri umani complicati e contraddittori.

La Psicologia del Colore È Vera o È Tutta Fuffa?

La psicologia del colore ha basi reali, ma viene spesso distorta e semplificata fino a diventare quasi un oroscopo cromatico. Il famoso test di Lüscher, sviluppato negli anni Quaranta dallo psicologo svizzero Max Lüscher, si basava sull’idea che le nostre preferenze cromatiche rivelino stati emotivi e bisogni psicologici profondi. Il problema? Nella comunità scientifica attuale questo test è considerato psicodiagnostica proiettiva con basi empiriche piuttosto deboli. Non è completamente inutile, ma non è nemmeno la sfera di cristallo che molti credono.

Quello che invece sappiamo con maggiore certezza, grazie a numerosi studi sperimentali in psicologia sociale e marketing, è che i colori comunicano davvero. Il rosso attira l’attenzione e viene sistematicamente associato a eccitazione e salienza. Il blu trasmette fiducia e competenza, tanto che è il colore preferito dai brand che vogliono apparire affidabili. Il nero comunica formalità, potere e autorità. Questi effetti sono reali, anche se moderati e dipendenti dal contesto culturale.

La chiave è capire che i colori non determinano il nostro comportamento, ma lo riflettono. Scegliamo certi colori perché risuonano con quello che stiamo vivendo emotivamente o con l’immagine che vogliamo proiettare. E quando qualcuno attraversa una fase di crisi relazionale o sta vivendo una doppia vita, queste scelte possono cambiare in modo significativo.

L’Infedeltà Non È Solo una Questione di Morale

Prima di parlare di colori, dobbiamo capire cosa dice davvero la ricerca sull’infedeltà. E la risposta è: è complicato. Alcuni studi che hanno esaminato i tratti di personalità attraverso il modello dei Big Five hanno trovato correlazioni interessanti. Tratti come alta apertura all’esperienza, ricerca di novità e bassa coscienziosità sono stati associati a una maggiore probabilità di comportamenti sessuali a rischio e, in alcuni casi, di infedeltà.

Ma non esiste un “profilo del traditore” univoco. L’infedeltà nasce da un mix esplosivo di fattori: insoddisfazione relazionale, noia cronica, bisogno di conferme narcisistiche, opportunità situazionali, problemi di comunicazione nella coppia, e soprattutto quello che gli psicologi chiamano autoinganno. Chi tradisce raramente si vede come il cattivo della situazione. Costruisce narrazioni elaborate: “Il mio partner non mi capisce”, “Merito di essere felice”, “Non è davvero tradimento se c’è una connessione emotiva vera”.

Alcuni studi clinici e teorici descrivono come chi vive relazioni parallele adoperi meccanismi di compartimentalizzazione, mantenendo separate due versioni di sé: il partner affidabile che guarda Netflix sul divano, e l’amante appassionato che vive una storia carica di adrenalina. Queste due identità hanno bisogno di simboli diversi. E qui entrano in gioco anche i colori.

Il Rosso e l’Arancione: I Colori di Chi Ha Fame di Attenzione

Il rosso è il colore dell’energia, della passione, della seduzione pura. Studi sperimentali in psicologia sociale hanno dimostrato che in alcuni contesti il rosso può aumentare l’attrattività percepita di un volto o di un vestito rispetto ad altri colori di controllo. È impossibile ignorare qualcuno vestito di rosso: il colore funziona letteralmente come una calamita visiva.

Chi attraversa una fase di bisogno intenso di conferme esterne, un meccanismo tipico di chi cerca attenzione al di fuori della coppia, può gravitare verso il rosso. Non perché il colore causa l’infedeltà, ma perché rispecchia un bisogno psicologico di sentirsi desiderabili, visti, notati. Quando nella coppia ci si sente invisibili, quel bisogno può diventare prepotente e trovare espressione anche nelle scelte di abbigliamento.

L’arancione, cugino energetico del rosso, funziona in modo simile: comunica vitalità, voglia di mettersi in gioco, bisogno di stimolazione. Un improvviso aumento di rossi e arancioni nel guardaroba, dopo anni di toni neutri, potrebbe segnalare una ricerca di conferme che la relazione primaria non sta più fornendo.

Il Giallo e i Toni Vivaci: La Fame di Novità

Il giallo è luminoso, ottimista, impossibile da ignorare. Alcune teorie di psicologia del colore lo associano a stati di attivazione ed energia, anche se le evidenze empiriche su legami diretti con comportamenti specifici sono limitate. Quello che è certo è che il giallo comunica apertura al cambiamento e voglia di rompere la routine.

Alcuni studi hanno evidenziato che la noia e l’insoddisfazione nella relazione di coppia aumentano significativamente la probabilità di ricercare stimolazione esterna, inclusa l’infedeltà. Quando qualcuno che per anni ha indossato colori sobri improvvisamente riempie l’armadio di giallo, lime o turchese acceso, potrebbe segnalare un desiderio di rinascita o reinvenzione.

Questo non significa automaticamente tradimento, ovviamente. Ma sicuramente indica un momento di inquietudine, di voglia di nuova vita. E in alcune situazioni quella ricerca di novità trova sfogo in relazioni extraconiugali che promettono l’emozione e l’imprevedibilità che mancano nella quotidianità di coppia.

Il Nero: Il Mantello del Controllo e del Mistero

Il nero è elegante, sofisticato, ma anche distante. Crea una barriera visiva, comunica controllo assoluto e riservatezza. Chi lo indossa costantemente può voler apparire enigmatico, inaccessibile, o semplicemente desidera scomparire un po’ dal radar emotivo degli altri.

Quale colore indossato parla di inquietudine?
Rosso
Arancione
Giallo
Viola
Nero

Nella dinamica dell’infedeltà, il nero può diventare simbolicamente la divisa della doppia vita ben gestita. Studi sulla segretezza nelle relazioni indicano che chi mantiene relazioni parallele adotta spesso strategie di controllo emotivo e gestionale molto strutturate. Il nero diventa allora il colore di chi tiene tutto sotto controllo, di chi ha bisogno di compartimenti stagni e non vuole che le emozioni trabocchino da un ambito all’altro.

È anche il colore che comunica potere e sicurezza, esattamente l’immagine che chi vive nell’autoinganno cerca di mantenere per non crollare sotto il peso delle proprie contraddizioni interne. La facciata deve essere impeccabile, e il nero serve perfettamente a questo scopo.

Il Viola e i Colori Non Convenzionali: Il Bisogno di Sentirsi Speciali

Il viola non è un colore di massa. Chi lo sceglie spesso vuole comunicare di essere diverso, speciale, fuori dagli schemi. L’idea del viola come colore di unicità, creatività o trasgressione elegante appartiene più alla tradizione simbolica e culturale che a risultati sperimentali robusti, ma il significato sociale è innegabile.

Alcune osservazioni cliniche suggeriscono che chi vive relazioni extraconiugali spesso costruisce una narrativa di autenticità: “Finalmente sono me stesso”, “Con lei posso essere chi sono davvero”, “Questa relazione mi fa sentire vivo”. Il viola e altri colori non convenzionali possono diventare il simbolo di questa versione speciale e autentica di sé, quella che non si conforma alle aspettative della vita coniugale ordinaria.

Il Verde e il Blu Eleganti: La Maschera della Normalità

Può sembrare controintuitivo, ma anche i colori rassicuranti come il verde e il blu possono raccontare qualcosa. Sono i colori dell’affidabilità, della calma, del controllo emotivo. In breve: sono perfetti per nascondere tempeste interiori.

Chi vive una doppia vita ha bisogno di una facciata impeccabile. Il blu navy, il verde bosco, i toni sobri ed eleganti diventano la divisa della rispettabilità. Mentre dentro ribollono conflitti, sensi di colpa e desideri inconfessabili, fuori tutto deve apparire perfettamente normale e sotto controllo.

Alcune osservazioni cliniche sottolineano come chi tradisce spesso intensifichi paradossalmente i comportamenti da partner perfetto: più attenzioni, più regali, più cura dell’immagine di coppia. I colori sicuri e professionali possono essere parte di questa strategia inconscia di normalizzazione e compensazione del senso di colpa.

L’Autoinganno È il Vero Protagonista

Abbiamo parlato di colori, ma il cuore psicologico della questione è un altro: l’autoinganno. La psicologia cognitiva descrive questo processo attraverso il concetto di dissonanza cognitiva, il disagio che sorge quando i nostri comportamenti non sono allineati con i nostri valori. Quando facciamo qualcosa che contraddice chi crediamo di essere, dobbiamo trovare modi per ridurre quel disagio psicologico.

E uno dei modi più efficaci è riscrivere la narrazione di chi siamo. Se mi vesto in modo più seducente, è perché finalmente mi prendo cura di me, non perché sto cercando attenzione altrove. Se scelgo colori nuovi e vivaci, è perché sto rinascendo, non perché sto costruendo un’identità separata per sostenere una relazione parallela.

Le scelte estetiche, inclusi i colori degli abiti, diventano parte di questa storia che ci raccontiamo. Non sono la causa del tradimento, ma uno dei tanti modi in cui il nostro mondo interiore cerca di esprimersi e di trovare coerenza in una situazione intrinsecamente incoerente.

Cosa Puoi Fare con Queste Informazioni

Questo articolo non è uno strumento per controllare il guardaroba del tuo partner o per giocare al detective cromatico. Sarebbe ridicolo e dannoso. Non puoi diagnosticare l’infedeltà da una camicia rossa o da un vestito nero. Le preferenze cromatiche sono influenzate da cultura, moda, contesto sociale, stagione, professione e mille altri fattori che non hanno nulla a che fare con le relazioni di coppia.

Ma quello che puoi fare è usare queste riflessioni per guardarti dentro. Se ti ritrovi improvvisamente attratto da colori completamente diversi da quelli che hai sempre scelto, chiediti: cosa sta cambiando in me? Cosa sto cercando? C’è un bisogno emotivo che non sto riconoscendo o comunicando nella mia relazione?

I cambiamenti estetici sono spesso il sintomo visibile di processi interiori invisibili. Non sono il problema, sono il segnale. E invece di giudicarli in noi stessi o negli altri, potremmo usarli come porta d’accesso a conversazioni più profonde e oneste. La vera domanda non è che colore indossa chi tradisce, ma perché sentiamo il bisogno di costruire identità diverse attraverso quello che indossiamo, e cosa ci dice questo sui nostri bisogni emotivi insoddisfatti.

L’infedeltà è un fenomeno psicologicamente complesso che nasce da bisogni emotivi non riconosciuti, crisi di identità, ricerca disperata di novità, meccanismi di autoinganno e spesso da problemi comunicativi profondi nella coppia. I colori che scegliamo possono, in alcuni casi molto specifici, riflettere questi stati interiori, ma sono solo uno dei mille segnali che il nostro mondo emotivo invia continuamente. Invece di usare queste informazioni per controllare o accusare, usiamole per coltivare maggiore consapevolezza. Perché alla fine, che tu preferisca il rosso passionale o il grigio rassicurante, la vera fedeltà inizia con l’onestà verso se stessi.

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