Prima di comprare prosciutto crudo solleva il bollino dello sconto: quello che trovi sotto cambia tutto

La prossima volta che vi trovate davanti allo scaffale dei salumi, fermatevi un attimo prima di afferrare quella confezione di prosciutto crudo in offerta con il bollino rosso luminoso che urla “-30%”. Potreste scoprire qualcosa che cambierà il vostro modo di fare la spesa. Dietro quella promessa di risparmio si nasconde spesso un piccolo inganno visivo che impedisce di capire davvero cosa state per mettere nel carrello.

Quando il bollino promozionale diventa un ostacolo alla trasparenza

Le strategie di marketing nei supermercati sono studiate nei minimi dettagli, e i bollini delle offerte non fanno eccezione. Il problema emerge quando questi adesivi promozionali vengono posizionati proprio sopra informazioni cruciali che dovrebbero guidare le nostre scelte di acquisto. Nel caso del prosciutto crudo, parliamo di certificazioni di qualità che fanno un’enorme differenza sia per il portafoglio che per la salute.

Molti consumatori si ritrovano a casa con un prodotto che credevano di una certa qualità, per poi scoprire che le caratteristiche erano ben diverse da quelle immaginate. Studi di eye-tracking condotti sul comportamento dei consumatori mostrano che elementi grafici come colori accesi e bollini promozionali catturano l’attenzione a scapito delle informazioni obbligatorie in etichetta, distraendo sistematicamente lo sguardo dai dettagli più importanti.

Quali informazioni vengono oscurate e perché dovreste preoccuparvene

Sul packaging del prosciutto crudo esistono simboli che raccontano storie molto diverse. Le certificazioni DOP e IGP, per esempio, garantiscono un legame territoriale e processi produttivi specifici definiti nei disciplinari di produzione e tutelati dal Regolamento UE 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli. Queste certificazioni giustificano prezzi più elevati perché vincolano materia prima, area geografica e metodo di lavorazione, offrendo garanzie concrete su origine e tracciabilità.

Quando un bollino promozionale copre questi marchi, il consumatore perde la possibilità di valutare se quel prezzo scontato è davvero conveniente o se si tratta semplicemente di un prodotto standard venduto a prezzo normale. Altrettanto significativi sono i simboli relativi al metodo di allevamento. Per la carne suina e i prodotti derivati, le diciture quali “allevato all’aperto” o “allevato a terra” devono rispettare criteri minimi di spazio, accesso all’esterno e condizioni di benessere animale.

La differenza tra un suino allevato con maggiore accesso all’aperto e uno in allevamento intensivo non è solo etica: ricerche comparative indicano che sistemi estensivi influenzano caratteristiche della carne come la composizione in grassi e alcuni parametri organolettici, specialmente nei suini pesanti destinati ai prosciutti DOP. Oscurare queste informazioni significa privare il consumatore di elementi fondamentali per una scelta consapevole, in contrasto con il principio di informazione chiara e precisa sancito dal Regolamento UE 1169/2011 sull’informazione ai consumatori.

Il trucco delle proporzioni: quando il bollino è strategicamente sovradimensionato

Avrete notato che alcuni bollini promozionali sembrano cresciuti a dismisura rispetto al contenuto che comunicano. Un semplice “sconto 20%” viene stampato su un adesivo che copre metà della confezione. La spiegazione è tanto semplice quanto preoccupante: più grande è il bollino, più informazioni può nascondere. E più il consumatore è distratto dal messaggio promozionale, meno attenzione dedica ai dettagli che contano davvero.

Ricerche sul comportamento del consumatore in supermercato rivelano che la vista è fortemente attratta da elementi colorati e di grandi dimensioni, mentre le informazioni testuali piccole o parzialmente coperte vengono spesso ignorate nei pochi secondi medi dedicati a ogni prodotto sullo scaffale.

Come difendersi: strategie pratiche per una spesa più consapevole

La buona notizia è che potete imparare a navigare questi tranelli con pochi accorgimenti pratici. Sviluppate l’abitudine di sollevare delicatamente i bollini promozionali quando possibile, oppure di osservare la confezione da diverse angolazioni cercando di leggere le informazioni sottostanti. Se il bollino è incollato in modo permanente, non esitate a confrontare il prodotto in offerta con le altre referenze esposte: spesso le informazioni complete sono visibili su confezioni simili dello stesso formato.

Familiarizzare con i marchi di qualità e i simboli obbligatori prima di fare la spesa vi mette in una posizione di forza. Sapere che aspetto ha un marchio DOP autentico, riconoscere le indicazioni su origine e metodo di produzione previste dalla normativa europea, capire quali informazioni devono essere riportate in etichetta: tutto questo trasforma una spesa passiva in un atto di consumo attivo e consapevole.

Oltre il prosciutto: un fenomeno diffuso

Sebbene il prosciutto crudo sia particolarmente soggetto a questa pratica, lo stesso meccanismo si applica a numerose altre categorie merceologiche. I formaggi con denominazioni DOP e IGP, gli oli extravergini di oliva con indicazione di origine e certificazioni di qualità, i prodotti ittici freschi con obbligo di indicare zona di pesca e metodo di produzione: ovunque esistano certificazioni o indicazioni di origine rilevanti, può comparire un bollino promozionale posizionato in modo da coprire parte di queste informazioni.

La legislazione europea e italiana impone che determinate informazioni siano chiaramente leggibili e accessibili al consumatore. Le informazioni obbligatorie sugli alimenti non devono essere nascoste, oscurate, limitate o separate da altre indicazioni o immagini, e devono essere facilmente leggibili in termini di dimensioni dei caratteri, contrasto e posizione. Quando un elemento promozionale impedisce questa leggibilità, si configura una potenziale violazione delle norme sull’etichettatura.

Come consumatori, avete il diritto di chiedere al personale del punto vendita di visionare le informazioni complete del prodotto prima dell’acquisto, così come di ottenere chiarimenti sull’origine, la composizione e le caratteristiche essenziali dell’alimento. Non si tratta di essere pignoli, ma di esercitare un diritto riconosciuto dalla legge.

La spesa quotidiana è costellata di piccole decisioni che, sommate nel tempo, hanno un impatto significativo sulla qualità della nostra alimentazione e sul bilancio familiare. Imparare a guardare oltre i bollini colorati e le promesse di risparmio immediato significa riappropriarsi di un potere che troppo spesso deleghiamo inconsapevolmente alle strategie di marketing. Il prosciutto crudo che scegliete oggi racconta una storia: assicuratevi di poterla leggere tutta, senza censure promozionali.

Quando scegli il prosciutto cosa guardi per primo?
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Prendo quello che capita

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