Stasera su Rai 1 finale di Un professore 3 con Gassmann: la verità su Gabriele sconvolge tutto e il pubblico è già in lacrime

In sintesi

  • 🎓 Un professore 3
  • 📺 Rai 1, ore 21:30
  • 📖 La serie segue le vicende del professore Dante Balestra e dei suoi studenti, intrecciando temi filosofici profondi con drammi personali, segreti e relazioni complesse. La doppia puntata finale affronta il mistero dell’universo e il tema del perdono, chiudendo una stagione intensa e ricca di colpi di scena emotivi.

Un professore 3, Alessandro Gassmann, Claudia Pandolfi e la doppia puntata conclusiva da non perdere su Rai 1: stasera la prima serata diventa un piccolo evento televisivo. Gli episodi 9 e 10, intitolati “Hawking: il mistero dell’universo” e “Arendt: la colpa e il perdono”, chiudono infatti una stagione intensa, più cupa e filosoficamente ambiziosa del solito. E chi segue la serie fin dal principio sa quanto questi finali “in due tempi” siano sempre il cuore emotivo dell’intero racconto.

Perché la serata di Rai 1 è così importante

La terza stagione di Un professore ha osato più del previsto, portando Dante Balestra in un territorio narrativo nuovo: non è più solo il professore geniale e fuori dagli schemi, ma un uomo attraversato dal dubbio, capace di vacillare in modo quasi doloroso. La scelta di chiudere con Hawking e Arendt non è casuale: il mistero dell’universo e il concetto di perdono avvolgono tutti i personaggi, ciascuno alle prese con un nodo da sciogliere. È qui che la serie, lontana anni luce dai teen drama più scolastici, rivela il suo lato nerd e adulto.

Episodio dopo episodio, la stagione ha costruito un crescendo emotivo che stasera esplode: il ritorno di Manuel, il segreto di Anita, la solitudine di Greta, il triangolo Matteo–Luna–Laura, e soprattutto la verità sulla morte di Gabriele, tema che lega Dante, Leone e Alba in una spirale di colpe passate e mai elaborate. Questi due episodi hanno un respiro quasi cinematografico e promettono di essere tra i più discussi dell’intera serie.

Hawking e Arendt: quando la filosofia plasma la trama

Una delle cifre stilistiche più amate di Un professore è il modo in cui la filosofia non è semplice cornice, ma struttura narrativa. In “Hawking: il mistero dell’universo” l’idea dell’universo indecifrabile diventa specchio delle vite dei ragazzi: Greta che precipita nel buio emotivo, Dante che perde certezze, Anita che nasconde una verità enorme, Alba che rivela un tassello decisivo su Gabriele. È come se la serie dicesse: anche noi siamo misteri in espansione, proprio come le galassie che Hawking ha studiato tutta la vita.

Nel secondo episodio, dedicato ad Arendt, tutto converge: la colpa, individuale e collettiva, e la possibilità – mai semplice – del perdono. Non è un caso che proprio qui arrivi la confessione di Leone, e che Dante si trovi a guardare in faccia il dolore che ha sempre cercato di illuminare con le sue lezioni. Da spettatore appassionato, è uno dei momenti più forti dell’intera serie: la filosofia non è un’astrazione, ma il modo in cui il mondo si riflette sui personaggi.

Il cast: i volti della serata

Il cuore della serie resta Gassmann, che dà a Dante una fragilità nuova e sorprendentemente credibile. Accanto a lui Claudia Pandolfi tratteggia una Anita piena di sfumature, mai davvero risolta, sempre divisa tra passato e presente. E poi c’è la nuova generazione:

  • Nicolas Maupas, sempre più sfaccettato nel ruolo di Simone
  • Damiano Gavino, tornato nei panni di Manuel in un episodio emotivamente centrale
  • Luna Miriam Iansante ed Elisa Cocco, impeccabili nel delineare il fragile equilibrio del trio Luna–Matteo–Laura

Dario Aita interpreta un Leone magnetico, tormentato, con quella tensione sotterranea che dà realismo a ogni scena condivisa con Dante.

Perché questa stagione resterà nel tempo

Dal punto di vista nerd-televisivo, la terza stagione è un piccolo caso di studio: è una delle poche fiction Rai che cambiano regista quasi a ogni ciclo senza perdere identità. Con Andrea Rebuzzi al timone, la serie ha trovato una maturità nuova, meno paracool rispetto al modello catalano da cui discende (Merlí), ma più italiana, più carnale, più sporca. I personaggi non vivono solo drammi scolastici: vivono traumi, conseguenze, errori veri. E il pubblico lo percepisce.

La morte di Gabriele diventa un arco narrativo lungo e coraggioso, capace di incidere sull’intera trama senza perdere delicatezza.

I personaggi femminili risultano sempre più centrali e complessi, muovendosi tra fragilità, crescita e responsabilità emotive.

Il rapporto tra Simone e Thomas continua a evolversi, raccontato con realismo e attenzione alle sfumature affettive.

Questo finale rappresenta la sintesi perfetta: tensione emotiva, riflessione filosofica, intrecci sentimentali e un Gassmann in stato di grazia. Per chi ama la serialità italiana, è una di quelle serate da vedere con attenzione, perché è lì che capisci perché “Un professore” sia considerato, senza esagerare, uno dei titoli più forti della nuova fiction Rai.

Stasera, alle 21.30 su Rai 1, si chiude un cerchio. E come sempre con Dante, ogni risposta apre una nuova domanda.

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